eternit

IL PROBLEMA ETERNIT

Impiegato per decenni nelle coperture il fibrocemento o cemento/amianto chiamato anche sbrigativamente Eternit, prodotto prevalentemente in lastre ondulate o a imitazione degli embrici di cotto romani o anche in piccole lastre piane per imitare l’ardesia (ippodromo di S. Siro) possedeva indubbie qualità come il basso costo la facilità di applicazione e l’eccezionale durata.

Purtroppo, col tempo, il degrado delle lastre si è rivelato è altamente cancerogeno.

Le fibre, se inalate, possono provocare il mesotelioma pleurico, che al momento non è curabile.

Per questa ragione la legge 257 del 1992 ne vietava l’impiego nelle coperture nonché in tutti gli altri usi industriali.

Successivamente veniva prima consigliata e poi resa obbligatoria la rimozione e smaltimento delle lastre contenenti amianto presenti sulle coperture.

Secondo quanto stabilito dal PRAL (Piano Regionale Amianto Lombardia) tutto l’amianto presente in Lombardia doveva obbligatoriamente essere smaltito entro il 16 gennaio 2016.

Questo obiettivo non realistico veniva in seguito modificato con l’obbligo per i proprietari di aderire al censimento dell’indice di degrado, chiamato anche algoritmo regionale. Si tratta di incaricare un tecnico perché faccia determinati controlli sulla copertura e compili un questionario da inviare alla ASL competente e dal quale deriverà una serie di comportamenti da tenere a seconda dello stato della copertura (sorveglianza, incapsulamento, rimozione)

Sanzione agli inadempienti € 1.500,00.

AMIANTO: COSA DICE LA LEGGE

Per tutelare la salute pubblica da parte dei comuni è in atto un censimento per monitorare la presenza e le condizioni in cui versano i tetti in Eternit sul territorio. Ma che cos’è l’eternit?

Impiegato per decenni nelle coperture di diversi tipi di edifici (privati e pubblici) in lastre piane o ondulate, il fibrocemento, chiamato anche Eternit o cemento amianto, è un prodotto inventato da un’azienda belga nei primi anni del 1900.

Il basso costo, la facilità di applicazione e l’eccezionale durata favorirono il larghissimo utilizzo di questo materiale fino agli anni ’60, quando fu scoperto che era altamente cancerogeno.

Per questa ragione, dal 1992 (con la legge 257) è vietato l’utilizzo dell’Eternit nelle coperture, così come in tutti gli altri usi industriali. In seguito a questa legge, si resero obbligatori la rimozione e lo smaltimento delle lastre contenenti amianto presenti sulle coperture.

In particolare, secondo il Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL) tutto l’amianto presente in Lombardia doveva essere smaltito entro il 16 gennaio 2016: purtroppo non fu possibile rispettare questo obiettivo, rendendo obbligatoria per i proprietari di edifici interessati l’adesione al censimento dell’indice di degrado (chiamato anche algoritmo regionale).

COME RIMOVUERLO

La rimozione della copertura in Eternit è obbligatoria dal 1992, previa adesione al Censimento dell’indice di Degrado e alla valutazione delle condizioni del materiale.

Cosa deve fare il proprietario o l’amministratore di un immobile con copertura in cemento amianto per eliminarla? Rivolgersi a un’impresa certificata in grado di svolgere il lavoro in sicurezza e correttamente: vietato improvvisare!

L’impresa, una volta acquisito l’incarico, presenterà all’ASL competente il cosiddetto Piano Lavori. Le operazioni di rimozione potranno avere inizio dopo 30 giorni.

Il costo per la rimozione e lo smaltimento dell’eternit va da € 15,00 a € 25,00 al metro quadro.

Valutiamo gratuitamente il tipo di intervento, ci occupiamo di tutte le pratiche burocratiche, provvediamo con personale specializzato all'incapsulamento, rimozione e trasporto in discarica autorizzata del materiale e, se richiesto, al rifacimento della nuova copertura.

ZONE IMPERMEABILIZZAZIONI s.r.l.

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