Il rifacimento del tetto di edifici civili, come ville private o condomini, è un’operazione dispendiosa e impegnativa, ma a volte necessaria per migliorare l’efficienza della copertura.
Un elemento da tenere in considerazione è che il rifacimento del tetto impatta sul risparmio energetico: l’isolamento termico consente di risparmiare e di adeguare l’edificio alle normative vigenti (nei vecchi edifici, lo strato di isolamento è spesso sottodimensionato o pressoché inesistente).
Un adeguato isolamento termico permette di abbassare gli oneri del riscaldamento e del raffreddamento e aumenta notevolmente il comfort degli ambienti sottostanti.
Vediamo insieme come si procede per il rifacimento del tetto di edifici civili e quali materiali scegliere.
Se sei interessato al rifacimento del tetto di capannoni industriali, leggi anche: Rifacimento del tetto di capannoni industriali: come si fa?
Rifacimento del tetto di edifici civili: la struttura del tetto
Nel rifare il tetto di una villa privata o di un condominio, la prima cosa da fare è valutare lo stato del tetto esistente e scegliere l’opzione più consona.
Quando si procede al rifacimento e si trova un’orditura in legno di interesse estetico e/o valore storico, può valere la pena restaurarla, tenendo conto che questa scelta però condizionerà il tipo di lavoro da effettuare.
Le vecchie travi, a differenza delle travi lamellari più moderne, limitano molto la distanza tra gli appoggi, obbligando a interrompere le luci con una serie di accorgimenti (per esempio, aumentare il numero di pilastri per l’appoggio del colmo o inserire delle terzere tra colmo e gronda, per sostenere i travetti).
Se si opta per una soluzione con travi lamellari, invece, il risultato sarà più elegante, con risoluzione di qualsiasi spessore di luci.
Come accennato, in fase di valutazione si considera anche il rifacimento dello strato di isolamento termico, per un maggiore risparmio energetico (e in bolletta!).
Quali materiali scegliere per il rifacimento del tetto?
La scelta dei materiali per il rifacimento dell’elemento di tenuta del nuovo tetto va incontro alle esigenze del cliente. Sul mercato oggi si trova una grande varietà di materiali e formati, adatti ai contesti e ai gusti più disparati.
Nella scelta del materiale per il rifacimento del tetto si deve tener conto:
- di quanto richiesto per uniformarsi al contesto circostante dal regolamento comunale o da pareri della sovrintendenza per edifici vincolati;
- dei gusti del proprietario dell’immobile;
- della geometria della copertura, che può richiedere l’uso di materiali particolari;
- dell’estetica globale dell’edificio;
- del prezzo.
Qualunque sia la scelta, l’importante è affidarsi a prodotti di prima qualità e a professionisti del settore: la posa effettuata da manodopera specializzata garantisce un lavoro fatto a regola d’arte e che eviti spiacevoli sorprese in un secondo momento.
Vecchia copertura in eternit: cosa fare?
Se la copertura da sostituire è composta di lastre di fibrocemento, o eternit, sarà necessario iscriversi al censimento dell’indice di degrado (o algoritmo regionale), per fare una valutazione delle condizioni della copertura e intervenire in modo adeguato.
Per sapere come far effettuare una valutazione della copertura in eternit, leggi anche: Eternit: caratteristiche e sanzioni sull’uso dell’amianto
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