Restauro conservativo, un caso studio

Restauro conservativo, un caso studio

Si definisce come restauro conservativo quell’insieme di interventi di restauro e risanamento che hanno lo scopo di conservare e recuperare un organismo edilizio rispettando le sue caratteristiche originarie. Gli elementi tipologici, formali, architettonici ed artistici che lo caratterizzano andranno quindi a ritrovare il loro splendore originario.

Ecco un progetto di restauro conservativo al quale abbiamo lavorato per restituire ad un palazzo milanese il suo antico splendore.

I dettagli del progetto

L’edificio di cui ci abbiamo eseguito il restauro conservativo si trova a Milano in zona Stazione Centrale. Si tratta di una costruzione che risale agli Anni Venti.

Durante la Seconda Guerra Mondiale ha subito dei bombardamenti, che ne hanno danneggiato la facciata. Il ripristino è stato piuttosto approssimativo, anche a causa della scarsità di materiali da restauro con le caratteristiche di quelli attuali.

Nel corso degli ani, il tempo e il clima del centro di Milano hanno poi contribuito al costante peggioramento delle condizioni.

In particolare, nella parte alta alcune decorazioni della facciata erano state rimosse con autoscala in quanto minacciavano di precipitare in strada. Parte degli intonaci erano in fase di distacco dal supporto murario. Il rivestimento in spessore colorato e i cementi decorativi erano in buona parte fessurati e con parti mancanti.

La zoccolatura in cemento martellinato bugnato si presentava annerita dallo smog, imbrattata da scritte vandaliche e danneggiata da insegne. Mensole e parti in ferro erano malamente murate con cemento rapido.

Opere e lavori del restauro conservativo

Dopo il montaggio del ponteggio si è proceduto con un controllo generale con demolizione di tutte le parti non perfettamente aderenti al supporto.

Gli elementi decorativi – piramidi con sovrapposta sfera – sono stati completamente rimossi in quanto pericolanti e non recuperabili.

In una prima fase sono stati eliminati i residui dei materiali impiegati nei precedenti ripristini. I fregi, le grosse mensole, e i contorni finestra sono stati accuratamente puliti mediante sabbiatura a secco per la rimozione completa della parte superficiale.

La zoccolatura fino a quattro metri di altezza è stata considerata non più recuperabile e quindi sabbiata a secco.

Si è poi proceduto con un lavaggio con idropulitrice ad alta pressione per la rimozione completa del pulviscolo e della parte superficiale sfarinante.

Gli intonaci sono stati ricostruiti con malta di calce e cemento previo fissaggio alla muratura di rete strutturale in fibra di vetro. Per concludere, è seguita una finitura a civile con due mani di rasante con interposta rete d’armatura in fibra di vetro e lisciatura con frattazzo di spugna.

Le parti mancanti dei cementi decorativi sono stati ricostruiti con l’impiego di Mapei Rasa e Ripara dove occorrente iniettato nelle crepe con estrusore.

Per la ricostruzione dei profili si è ricorso a frattazzi in XPS costruiti con l’impiego di dime ricavate dalle sagome originali.

Gli elementi decorativi sulla parte superiore dei corpi in sporgenza sono stati ricostruiti secondo le forme e dimensioni originali con mattoni pieni e getto in calcestruzzo stabilmente fissati alla struttura muraria con barre in acciaio ad aderenza migliorata.

I contorni finestra e le decorazioni, le mensole e i parapetti sono stati verniciati con pittura Sikkens applicata con un procedimento particolare che prevede la stesura di una base applicata a pennello e successivi passaggi con pitture di diversi colori con struttura molto densa applicate a spruzzo. Il risultato simula in modo molto veritiero l’aspetto della graniglia martellinata.

La zoccolatura fino a 4 metri di altezza è stata completamente rifatta con lo stesso sistema e materiali, una miscela di graniglie di marmo di diversi colori e cemento, impiegati all’epoca della costruzione.

Sul supporto è stata applicata a spatola una mano di Kerakoll Geolite per favorire l’ancoraggio.

Seguendo il disegno originale sono stati messi in opera dei registri in legno con sagoma a misura. Lo spazio è stato riempito con l’impasto di graniglie e cemento e a presa avvenuta bocciardato con apposita martellina.

Le porzioni a intonaco sono state rifinite con rivestimento in spessore ai silicati granulometria fine applicato a spatola.

Ti piacerebbe saperne di più sul restauro conservativo? Non esitare a metterti in contatto con noi, saremo felici di darti le informazioni che ti servono.

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