Condense, cosa succede in estate?

Condense, cosa succede in estate?

Quando si parla di condensa ci si riferisce a quel fenomeno naturale che consiste nell’evaporazione dell’acqua presente nell’aria. Spesso presente nelle nostre case, la condensa è il maggior responsabile della proliferazione di microrganismi come le muffe che rendono insalubri gli ambienti nei quali abitiamo.

Questo fenomeno si verifica quando la temperatura dell’ambiente si abbassa e l’aria espelle il vapore si trasforma in goccioline nel momento in cui entra a contattarmi con una superficie fredda.

Se quindi muffe e condense si manifestano prevalentemente in inverno, ci possono comunque essere dei locali e degli ambienti delle case che sono soggetti a questo fenomeno nei mesi estivi.

Vediamo quindi che cosa succede alle condense in estate

Come si formano le condense?

La formazione delle condense dipende da diversi fattori, fra cui la temperatura dell’ambiente e delle pareti e l’umidità relativa interna e la loro combinazione.

La tabella dei punti di rugiada ci dice per esempio che, con 21 °C e umidità al 75%, basta una temperatura di parete di 16,5 °C per provocare formazione di condensa: a 18 °C con umidità relativa 50%, perché si formi condensa la temperatura di parete dovrebbe scendere addirittura a 7,5 °C.

Questi numeri spiegano perché la condensa sia un fenomeno che si verifica soprattutto nei mesi invernali. Ci sono tuttavia alcuni ambienti delle case, tipicamente collocati al piano terra o al piano interrato – come le taverne e le cantine – che possono essere soggette a fenomeni di condensa durante l’estate.

Ecco perché è necessario prestare loro particolare attenzione per evitare che la situazione possa degenerare.

Come evitare le condense durante l’estate?

Considerando le alte temperature che si raggiungono durante i mesi estivi si rendono necessari degli accorgimenti speciali per evitare la formazione delle condense.

Come prima cosa, è necessario favorire il cambio d’aria nei locali interessati, aprendo dove possibile le finestre e lasciando arieggiare quanto più possibile l’ambiente.

Se questo, come è possibile, non dovesse bastare, si dimostra allora necessario abbassare anche la percentuale di umidità presente nell’ambiente tramite un deumidificatore, che aiuti a variare ulteriormente il rapporto tra temperatura delle pareti e umidità interna.

Se dovessi avere qualche domanda su questo fenomeno e avessi la necessità di capire come poter intervenire, mettiti subito in contatto con noi per avere il parere dei nostri esperti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *