La rimozione della copertura in Eternit è obbligatoria dal 1992, previa adesione al Censimento dell’indice di Degrado e alla valutazione delle condizioni del materiale.
Cosa deve fare il proprietario o l’amministratore di un immobile con copertura in cemento amianto per eliminarla? Rivolgersi a un’impresa certificata in grado di svolgere il lavoro in sicurezza e correttamente: vietato improvvisare!
Vediamo insieme i passaggi.
Piano Lavori: la comunicazione all’ASL
Una volta acquisito l’incarico, l’impresa deve presentare all’ASL di competenza il Piano Lavori, un documento estremamente importante che fornisce indicazioni puntuali su come deve essere realizzato il lavoro.
Nel documento sono riportati i dati dell’impresa, la descrizione e l’ubicazione dell’immobile, le caratteristiche della copertura (altezza dal suolo, presenza o meno di soletta sotto le lastre), l’anno si messa in opera dell’amianto, le genralità del proprietario o dell’amministratore di condominio.
Oltre ai dati sopra riportati, al documento di Piano Lavori per la rimozione della copertura in Eternit vanno allegate le fotografie della copertura e l’elenco degli addetti alle operazioni di rimozione, con tanto di attestati di partecipazione ai corsi specifici e visite mediche semestrali aggiornate.
Non solo: nel documento di Piano Lavori va anche presentato lo schema di layout del cantiere con indicate aree di stoccaggio provvisorio, la segnalazione dei percorsi e delle aree interdette, i cartelli segnaletici e le misure che si intendono mettere in opera per la sicurezza dei lavoratori.
La sicurezza prima di tutto: le misure di protezione
Come per ogni tipo di intervento, la rimozione delle coperture richiede particolari attenzioni dal punto di vista della sicurezza.
Se si parla di rimozione di copertura in Eternit, a maggior ragione, i dispositivi di protezione assumono ancora maggior rilievo.
Oltre a ponteggi, barriere perimetrali, linee vita temporanee e reti anticaduta, gli addetti alla rimozione vanno equipaggiati con DPI anti-amianto: tute tyvek usa e getta, maschere con filtro P3, guanti e copri-scarpe usa e getta, scarpe antinfortunistiche.
Personale certificato e macchinari autorizzati: nel Piano Lavori anche le modalità di smontaggio
Nel Piano Lavori, oltre alle certificazioni degli addetti, vanno descritte anche le modalità di trattamento di verniciatura di entrambi i lati delle lastre con appositi prodotti incapsulanti, con anche schede tecniche degli stessi.
Inoltre, vi sono indicazioni per le modalità di smontaggio (da effettuarsi solo con utensili manuali), per il successivo deposito su bancali con imballaggio di teli di polietilene, con diciture e cartelli di legge da apporre sui singoli bancali imballati.
Per il calo a terra del materiale, sono vietate le movimentazioni manuali o con argano elettrico, ed andrà pertanto indicato anche l’utilizzo di autogrù o carrello sollevatore, oppure di piattaforme mobili, con anche indicazioni di dove si ha intenzione di stoccare i bancali.
È importante ricordare che anche l’autocarro che conferirà le lastre alla discarica deve essere omologato ed avere le autorizzazioni specifiche.
Indagine preliminare e screening: quando occorrono
A volte, in caso di capannoni che ospitano attività produttive, viene richiesto di effettuare un’indagine preliminare e uno screening successivo alla rimozione, per determinare la quantità di fibre di amianto presenti nell’aria.
Poiché si tratta di analisi piuttosto costose, l’impresa dovrebbe sempre avvisare il proprietario o l’amministratore di questa possibilità, ipotizzando un confronto con l’incaricato ASL che esaminerà il Piano per un parere professionale.
Approvazione Piano Lavori: inizio della rimozione della copertura in Eternit
L’approvazione del Piano Lavori è tacita, salvo eventuale richiesta di chiarimenti o integrazioni.
I lavori di rimozione possono avere inizio 30 giorni dopo aver protocollato il Piano all’ASL. Tre giorni prima dell’inizio dovrà essere mandata una comunicazione di inizio lavori all’ASL, che avrà facoltà di inviare i propri tecnici a eseguire controlli sul cantiere, al fine di verificare la corrispondenza con il Piano Lavori presentato.
Al termine dei lavori, per il trasporto dovrà essere compilato un formulario identificativo del materiale di scarto, che sarà timbrato dalla discarica e fornito in copia anche al proprietario/amministratore, che riceverà in un secondo momento un “Certificato di avvenuto smaltimento”.
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